Una canzone che parla del confinamento fisico e comunicativo vissuto da tutti noi durante l’ultimo lockdown, diventa il pretesto per inscenare una “morte apparente”. Non sappiamo se sia solo un incubo terribile, ma la condizione disperata di Senz’r ci accomuna.
Il videoclip è un’alternanza di momenti claustrofobici e altri più eterei, rappresentazione di un aldilà nebbioso e posticcio, diviso tra paradiso e inferno, luci e ombre.
Momenti duri, che lasciano una sola possibilità: la venerazione dell’unico strumento che può portarci alla salvezza. Il modem. Unico-monolite-totemico, strumento magico e via di fuga.

COSA ABBIAMO FATTO
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